BREVE STORIA DELL’ASSOCIAZIONE
L’Associazione Mastropietro & C, legalmente costutuita nel 1984, nacque come espressione di un gruppo di ragazzi che a livello di volontariato, operavano nell’ambito della marginalità sociale e del disagio giovanile, nelle sue diverse manifestazioni, con attenzione particolare al diffondersi di dipendenze da sostanze psicoattive.
L’analisi della realtà sociale del nostro territorio, l’estendersi di fenomeni di disgregazione, la crescente richiesta di cambiamento, di miglioramento della qualità della vita di molte persone che entrarono in contatto con noi, spinsero l’Associazione ad attivare differenti proposte di accoglienza, tra cui una comunità residenziale, un centro diurno, alcune case alloggio a convivenza guidata, ed una proposta di cooperativa sociale, per favorire il reinserimento lavorativo e l’inclusione.
Questa tipologia di proposte, i metodi adottati, sono frutto di un’elaborazione e di un confronto continuo con il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (C.N.C.A.) e le varie esperienze, come la nostra, che di questo coordinamento fanno parte.
Il nostro lavoro, così come il nostro intervento sono caratterizzati dalla continua ricerca, dal costante interrogarci sulla realtà, sui suoi cambiamenti, sui bisogni che da essa vengono evidenziati.
Senza questa costante lettura della realtà si correrebbe il rischio di fissare in risposte rigide, una presenza che cerca di adeguarsi ai nuovi bisogni, con la dovuta flessibilità, cercando di individuare od inventare strade nuove.
Con opportuni e necessari interventi diversificati, crediamo indispensabile non considerare in maniera prioritaria il sintomo con il quale si esprime il disagio, ma la persona che lo manifesta, nella sua complessità.
Dei fruitori dei nostri servizi cerchiamo di osservare le caratteristiche personali, ma anche quel mondo relazionale e sociale che li contraddistingue, nella convinzione che un individuo in difficoltà vive in contesti che sempre giocano un ruolo determinante sia nel provocare le crisi, sia nel loro superamento.
In questo rapporto tra individuo e rete, crediamo sia possibile inserire elementi di stimolo che sollecitino cambiamenti in grado di favorire il contenemento e/o il superamento delle difficoltà.
Con tali premesse l’Associazione si catterizza come una presenza concreta sul territorio, in collegamento sinergico con tutte le altre risorse ed agenzie esistenti. L’obiettivo è quindi quello di lavorare per una gestione sociale dei problemi, coinvolgendo attivamente le realtà locali, i gruppi, le famiglie, la gente.
Il soggetto con ill quale progettiamo un intervento, un percorso, ha una sua storia che deve essere centrale. Nessuno ha una propria storia totalmente negativa, anche se è una storia da rivedere, da riprendere in mano. E’ necessario lavorare sugli aspetti positivi delle persone, sulle loro potenzialità, questo sia in termini preventivi, per contrastare una possibile situazione di crisi o di difficoltà, sia in termini terapeutico-riabilitativi.
Cerchiamo di rispettare i tempi dei ragazzi ed i loro percorsi, nella consapevolezza che non è mai un singolo intervento che favorisce il cambiamentiodegli utenti, ma è sempre una storia di relazioni che ne permette l’evoluzione.
Nelle nostre “case” non si utilizzano strumenti con caratteri di eccezzionalità, ma tecniche e metodi mediati dalle cose ordinarie della vita, dalla quotidianità.
Strumenti, o meglio, metodologie d’intervento che abbiano la capacità di affrontare crisi, fallimenti, che siano flessibili, riadattabili.
Non crediamo in modelli risolutivi, poco verificabili, rigidi. L’Associazione propone occasioni da condividere, strategie che devono tenere in conto la peculiarità e l’unicità dell’individuo, ponendosi come obbiettivo il ridare senso e capacità al singolo ed alla sua rete